L'attuale conformazione dell'area romana è stata raggiunta nell'ultimo milione di anni attraverso una serie di eventi in gran parte determinati principalmente dalla presenza di un grosso fiume, il Tevere e di numerosi apparati vulcanici intorno al territorio dove poi sorgerà Roma.
Questi infatti sono gli agenti capaci di sconvolgere la morfologia di una zona in tempi relativamente più rapidi rispetto agli altri processi geologici.
Hanno inciso sulla morfologia dell'area romana anche eventi geologigi di portata globale, come le variazioni del livello del mare, con dislivelli nell'area romana, anche centinaia di metri, avvenute prevalentemente nell'ultimo milione e mezzo d'anni.
Le inondazioni, le eruzioni vulcaniche e i continui spostamenti della linea di costa avvenuti in tempi remoti, hanno contribuito a creare una zona favorevole agli insediamenti umani e al loro sviluppo e per la particolare costituzione di un terreno risultato molto fertile.
La zona romana quindi è stata prescelta e sfruttata dai suoi primi abitanti per le condizioni naturali, climatiche comprese, molto favorevoli.
La morfologia geologica costituita da piccoli rilievi affacciati su un corso d'acqua, l'abbondanza di ruscelli e acque sorgive, la rigogliosità della vegetazione e l'abbondanza della fauna, la ricchezza e la vicinanza delle materie prime più importanti per l'edilizia, hanno favorito lo sviluppo iniziale di Roma, sino al predominio e alla sua storica influenza sulle sorti del mondo occidentale. A questo riguardo, si pensi anche all'importanza che materiali quali il tufo ed il travertino e la loro abbondanza, hanno avuto per l'edilizia romana.