La Campagna Romana nelle opere di pittura di Alessandro Nesci è presente in maniera considerevole. Questa parte della sua ricerca artistica va a ritrovarsi in momenti importanti della Storia dell'Arte, nei dipinti romani di
Camille Corot, nei quadri di
Nino Costa, nella pittura dei
XXV della Campagna Romana (F. Anivitti, R. Aureli, M. Barricelli,
A. Battaglia, R. Bernardi, C. Bertolla, C. Biseo, M. Boglione,
D. Cambellotti,
O. Carlandi, A. Carosi, G. Carosi, L. Cecconi, G. Cellini, A. Cencetti,
E. Coleman, F. Corelli, U. Coromaldi, G. Costantini, P. Fabri, C. Ferrari, E. Ferrari,
G. B. Ferrari, G. Ferrari, P. Ferretti, E. Gioia, V. Grassi, G. Hinna, C. Innocenti, L. Laurenzi, C. Montani, A. Morani, A. Noci, E. Ortolani, N. Parisani, C. Pascarella, F. Petiti, L. Petrassi, G. Raggio, D. Ricci, C. Romagnoli, A. Rossi,
G. Aristide Sartorio, A. M. Simonetti e V. Simonetti), il circolo di artisti si occupava delle tematiche riguardanti il paesaggio romano e laziale.
Ma quella di Alessandro Nesci non è solo pittura che va alla
scoperta dei Paesaggi Naturali, perchè ovviamente la Campagna Romana è anche Storia (i luoghi mitici della Roma Antica), Architettura (acquedotti romani, ville romane, ruderi, torri e casali medievali...).
Ed allora ecco venir fuori quadri come "Il complesso degli
acquedotti romani a Villa delle Vignacce" un impasto di pittura tonale dove si sommano le influenze dei pittori della Campagna Romana con la pittura italiana della prima metà del Novecento (Scuola Romana, Morandi).
Nella ricerca coloristica, gli impasti cromatici vanno via via schiarendosi, la pennellata diventa sempre più magra, le forme sempre più appena accennate, quasi che il ricordo ed il sogno dei paesaggi della Campagna Romana affiori sulle sue tavole.
La ricerca artistica di Alessandro Nesci non si limita al paesaggio della Campagna Romana.
Gli inizi della sua ricerca sono stati orientati sulla pittura
dell'
Espressionismo tedesco (pittori come
Kirchner,
Müller,
Nolde,
Heckel), momento fondamentale per l'arte dell'inizio del XX secolo.
Successivamente il suo orientamento artistico si è incentrato sulla situazione artistica in Italia sempre all'inizio del secolo scorso, quindi alla
Scuola Romana (
Scipione,
Mafai,
Raphael e tutti quegli artisti che nel tempo si sono legati alla Scuola di via Cavour,
Mazzacurati,
Cavalli,
Gentilini, il primo
Capogrossi...).
Non poteva poi mancare l'interesse per il più grande pittore italiano dell'ultimo secolo:
Giorgio Morandi.