La ricerca pittorica sul paesaggio della Campagna Romana nelle opere di Alessandro Nesci di questo secondo periodo, è caratterizzata dall'avvicinarsi alla pittura dell'Ottocento.
I dipinti romani di
Camille Corot, i quadri di
Nino Costa, la pittura dei
XXV della Campagna Romana, il circolo di artisti si occupava delle tematiche riguardanti il paesaggio romano e laziale, sono fonti da cui attinge per il comporsi della sua opera.
In questo secondo periodo nella ricerca coloristica, gli impasti cromatici vanno via via schiarendosi, la pennellata diventa sempre più magra, le forme sempre più accennate, quasi che il ricordo ed il sogno, anelito di vissuto dei paesaggi della Campagna Romana affiori sulle sue tavole.